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giovedì 23 dicembre 2021

Il Mercato Centrale, Milano

Il brand del Mercato Centrale ha aperto tempo fa al piano terra della Stazione Centrale di Milano, e nonostante gli spazi non siano generosi questa interpretazione del concetto di food court sembra funzionare. Vi si trovano diverse "botteghe", ognuna con la sua specialità, un paio di bar, una birreria, e un ristorante con servizio al tavolo al piano superiore. Noi abbiamo assaggiato i ravioli cinesi, molto buoni, ma gran parte dell'offerta culinaria è nostrana.

Ci si procura il cibo e poi si va alla ricerca di un tavolo; fortunatamente è stata approntata anche una veranda verso via Sammartini in modo da recuperare ulteriore spazio. Le scale mobili per raggiungere il piano superiore sono un po' nascoste, e questo probabilmente lo rende un più tranquillo del piano terra, che nei momenti clou potrebbe diventare un po' caotico.

Il personale è quasi tutto giovane e cortese. Ci sono varie postazioni per gettare piatti e stoviglie, ma c'è comunque una costante circolazione di inservienti che ripuliscono i tavoli.

Essendo Milano, i prezzi non sono popolari. Il design industrial può piacere o non piacere ma è comunque una variazione benvenuta rispetto al deprimente standard delle mense e centri commerciali nostrani.

domenica 7 novembre 2021

Cicin & Barlichin, Casale Monferrato

In centro a Casale, un po' defilata rispetto alle vie piu' frequentate, c'e' questa "trattoria bistrot" che senza darsi tante arie offre principalmente cucina piemontese interpretata con cura e un po' di fantasia, con risultati sempre piu' che buoni. Non mancano saltuarie incursioni "esotiche" (abbiamo provato anche spaghettoni alle vongole), a offrire un po' di varieta'. E' un buon indirizzo anche per la pausa pranzo, visti i prezzi accessibili. L'ambiente e' informale ma ben curato. Servizio gentile e sollecito. Parcheggio difficoltoso.

Ritorni dalla Liguria

Da quando il rientro in "padania" dalla Liguria rischia di tramutarsi in un'odissea a causa dell'ennesimo cantiere autostradale, a volte ci fermiamo a meta' strada per rilassarci un po' a tavola.

Ad Acqui Terme abbiamo provato Da nonna Gina, poco distante dalla Bollente, dove si mangia piemontese, con qualche piccola rivisitazione, sui tavolini abbarbicati sulla via pedonale o nelle salette interne. Il servizio e' premuroso (fin troppo!), si mangia e beve bene e si spende il giusto.

A Ovada, alle porte del centro storico, siamo stati all'Antica farinata dove oltre al piatto della casa si mangiano pizze normali o al tegamino. Nelle piccole salette dell'antico edificio si sta comunque comodi. Porzione di farinata a 5 euro. Servizio non rapidissimo, in quanto il locale e' molto gettonato.

domenica 31 ottobre 2021

Al caminetto, Cameri

Evviva evviva per un locale che risolleva il panorama spesso depresso e deprimente della ristorazione "ovestmilanese". Nella non particolarmente ridente Cameri il 25 di agosto approdiamo al Caminetto per ritrovarci unici clienti a pranzo e gustarci in santa pace cannelloni della casa e paniscia, due di quei piatti apparentemente "poveri" e con meno pretese delle varie "delizie" gourmet che ormai ci vengono propinate dietro ogni angolo ma che quando fatti bene ti riaccendono nel cuore l'amore per la cucina italiana.

La calura estiva e i distanziamenti covid hanno fatto allestire al Caminetto un piccolo dehors, al quale consiglio comunque di preferire le salette interne. Si parcheggia con qualche difficoltà nelle vie limitrofe, che, complice forse la desolazione agostana, necessiterebbero di una bella rivisitazione a base di marciapiedi, alberi e ammodernamenti in generale.

Però ci appuntiamo con piacere il Caminetto come una delle migliori cucine della zona e un posto dove fare due chiacchiere cordiali col personale. Torneremo!

Bar ristorante Cascata del Toce, Formazza

Un posto dove appiccicarci un bel cuore per ricordarsi della bella esperienza a base di canederli, ravioli e polenta. La cascata del Toce è un luogo affascinante, e la sua valle offre varie occasioni per escursioni e passeggiate. 

A pochi metri dalla cascata, il ristorante omonimo offre sì alcune grandi sale per tavolate e banchetti, ma anche alcune salette più tranquille dove godersi la calda atmosfera del luogo a base di cucina montanara. Il posto e il servizio ovviamente non fanno per chi va di fretta. Si paga il giusto (canederli a 10 euro, polenta a 12), soprattutto pensando ai prezzi ormai stratosferici che ci tocca vedere appena si scende un po' verso le città. C'è un sacco di spazio per posteggiare, anche se col brutto tempo il parcheggio sterrato potrebbe diventare... complicato.

Hurrà!

Ristorante della commenda, Morimondo

[edit 2023: chiuso] 

Questa nuova versione del Ristorante della commenda conferma la regola per cui pizzeria e ristorante mal si coniugano, culinariamente ma soprattutto per quanto riguarda l'atmosfera complessiva. La pizza infatti non manca di attrarre famigliole e compagnuole varie col relativo corredo di marmocchi scalpitanti, passeggini invadenti, mamme starnazzanti e babbi fumanti, che interferiscono col mio modo di intendere una serata in cui uno vorrebbe gustarsi l'osso buco con una bella bottiglia di rosso. Perché ovviamente il problema non sono i marmocchi in sè, ma il pretendere di far convivere due modi opposti di intendere il pasto, uno dei quali (per fare un esempio) giustifica il pagamento di 2 euro di coperto o di 18 euro per un (abbondante) tagliere di salumi e uno no.

Detto ciò, chiariamo che alla Commenda si mangia bene, anche se il servizio m'è sembrato un po' confusionario. Il consiglio caloroso è quello di scegliere: o la pizza o la cotoletta a 20 euro.

Si parcheggia nell'ampio cortile del ristorante stesso, a pochi metri, purtroppo, dai tavoli all'aperto.

domenica 19 settembre 2021

Aladino, Milano

In via Maiocchi a Milano c'e' una bizzarra concentrazione di locali mediorientali. Aladino si distingue offrendo cucina "siriana & libanese" e offre quindi una buona occasione per provare varianti meno consuete sul tema della cucina del Levante.

Il dehors e' l'ennesimo esempio delle improvvisate incursioni in carreggiata dei ristoranti in epoca covid, ma almeno qui non passano tram e non c'e' spazio per posteggiare ulteriori auto a fianco dei tavoli.

Come si diceva, il menu offre mezze, kebab, arayes, mhallabia, baklawa, da sorseggiare con airan o bibite varie. Non servono alcolici. I prezzi sono tutto sommato buoni, soprattutto rispetto ai prezzi ormai deliranti di certi menu italiani. Si mangia bene, senza rimanere particolarmente entusiasti. Idem per il servizio.

sabato 18 settembre 2021

Resoconto da Stresa (e altro)

 A Stresa, oltre agli alberghi di lusso (1 e 2) ci siamo avventurati in Piazza Cadorna, ora monopolizzata dai tavoli dei ristoranti, affollatissimi ad agosto. Ci siamo trovati bene all'Enoteca Da Giannino, dove appunto si puo' bere bene e dedicarsi ai taglieri d'ordinanza; il servizio e' cordiale. Da dimenticare, invece, la visita al dirimpettaio Centrale, dove oltre a riuscire nella non facile impresa di preparare una porzione di polenta insipida (si', abbiamo preso la polenta il 22 di agosto!) cosi' piccola e insoddisfacente da costringerci a ordinare un'ulteriore focaccia, la cameriera ha spudoratamente riciclato una porzione di patatine che era finita (e parzialmente consumata) al tavolo sbagliato.

Sul lago, poco distante dagli hotel, ci sono alcuni bar. Il Verbanella serve cocktail e piattini su una piacevole terrazzetta affacciata sull'acqua. Durante la gita obbligatoria all'Isola Superiore ("dei pescatori") ci siamo trovati bene a pranzo al New Bar, un menu turistico con poche pretese, con un servizio gentile e i tavolini vista lago.

Nei dintorni, ci siamo fermati al Dali', a Verbania Intra, locale di qualche pretesa situato nel vecchio imbarcadero, affollato come tutti gli altri, senza infamia ne' lode.

domenica 29 agosto 2021

Charleston all'Hotel Regina Palace, Stresa


Il ristorante a la carte del Regina Palace, pur rimanendo alquanto overpriced, dimostra piu' sostanza del suo concorrente della porta accanto che abbiamo provato poche settimane fa

La sala e il dehors sono migliori, come anche il servizio. Il cibo (menu' online), soprattutto, risulta piu' "consistente" sia per quanto riguarda i sapori che le porzioni. Rimaniamo comunque in territori dove si pagano 6 euro di "coperto" e i vini soffrono di pesanti ricarichi. Si viaggia intorno ai 30 euro per piatto, tutto preparato con originalita', fortunatamente senza strafare, e servito con cura, anche se il cibo da solo non vale la visita. 

Il Regina Palace propone un rapporto qualita'/prezzo decisamente migliore dell'Iles Borromees, nonostante qualche passo falso all'italiana che si preferirebbe evitare quando si pagano centinaia di euro per una camera.



venerdì 20 agosto 2021

Angolo diVino, Acqui Terme

Nei dintorni della Bollente, ad Acqui, non c'e' certo carenza di ristoranti e trattorie. In una bella giornata d'agosto, mentre tutti sono in spiaggia in Liguria e noi invece torniamo verso la padania, e' un piacere passeggiare per le belle vie del centro e accomodarsi nel locale che piu' ci ispira.

Angolo diVino si fa perdonare l'abusato gioco di parole offrendo cucina locale a prezzi un poco piu' economici della concorrenza. La sensazione e' che ad Acqui si tenda -legittimamente!- a spennare i turisti nordeuropei in cerca di tajarin e ruche'.

Il locale non e' grandissimo, e offre un buon numero di tavolini sulla via. Arredamento e tavoli sono colorati in tema un po' fricchettone, fortunatamente senza esagerare. Si mangia e beve bene, come d'obbligo da queste parti: robiola di Roccaverano, fassona piemontese, filetto baciato, salsiccia di Bra, e via di questo passo. Menu' disponibile online. Consigliato.

Naturalmente si posteggia fuori dal centro storico e si fanno due passi.

domenica 15 agosto 2021

Il Borromeo al Grand Hotel des Iles Borromees, Stresa

 

Non c'e' molto da dire sul Grand Hotel des Iles Borromees che non si possa intuire semplicemente aprendo il loro sito web o passandoci davanti in auto o a piedi. La mia osservazione e' che si tratta ovviamente di una destinazione che si rivolge a un pubblico danaroso e alla ricerca di un'esperienza di lusso, ma che non soddisfa le aspettative. Si tratta, certo, di una location di lusso, ma i servizi offerti non risultano all'altezza del prezzo esoso richiesto per le camere, e non entreremo qui nel dettaglio delle piccole e grandi pecche dell'albergo. Il ristorante Borromeo non fa eccezione: pur offrendo alta cucina e un servizio di prim'ordine, risulta, a conti fatti, ingiustificatamente caro. E' noto che in molti locali si paghi piu' la location, l'esperienza, che il servizio in quanto tale: e' pero' un gioco rischioso da giocare, perche' non e' detto che si continui a trovare un incessante flusso di clienti disposti a non curarsi minimamente del rapporto prezzo/qualita'.

Il menu' e' disponibile online: antipasti a 20 euro, primi e secondi sui 25, senza momenti "wow" come ci si aspetterebbe da cotanta presentazione. Bicchieri di vino che costano come bottiglie. Si raggiungono quindi facilmente i 150 euro in due per spiluccare qualcosa - che non sarebbe un disastro in se', se, appunto, il pasto regalasse qualche emozione degna delle cinquestellelusso di cui si fregia l'albergo.




sabato 14 agosto 2021

Ostello Panperduto, Somma Lombardo

Le opere di presa del Panperduto sono un luogo affascinante e misconosciuto, che ora viene supportato dalla possibilita' di farsi un buon aperitivo grazie all'intraprendenza della gestione dell'ostello (che offre appunto alcune camere). Taglieri, panini, insalate e i cocktail preparati dal chioschetto caraibico simpaticamente "alieno" alle "sorgenti" dei navigli.

Ci sono tavoli all'interno, al livello della strada, e sulla piccola balconata. C'e' lo spazio per posteggiare/appendere le bici. Ovviamente i tavoli e tutto il resto sono abbastanza spartani, come si conviene a un posto di passaggio di ciclisti e camminatori. Per minimizzare la passeggiata, si posteggia di fronte ai canottieri di Somma Lombardo (tagliando una curva piuttosto pericolosa che meriterebbe di essere sostituita da una bella rotonda) e si fanno cinque minuti a piedi. In caso di persone con ridotta mobilita', ad esempio in sedia a rotelle, si puo' comunque arrivare con l'auto fino all'ostello.

Osteria Rio del sole, Borgo Riazzolo, Albairate

[edit febbraio 2023: nuova visita, pranzo domenicale con menù fisso tre antipasti, due primi, secondo quattro assaggi di dolci, 35 euro e tutto molto buono, locale sempre pieno, servizio celere e gentile. Il locale purtroppo diventa un po' rumoroso ma i tavoli sono ben distanziati e nonostante il pienone si riesce a fare conversazione senza problemi.]

L'Osteria Rio del sole e' una piacevole scoperta sotto molti punti di vista. Il piccolo borgo di Riazzolo nelle campagne di Albairate sembra un bell'esempio di ristrutturazione di edifici agricoli che non ha completamente snaturato le origini del luogo. La gestione del ristorante si dimostra molto attenta al tema della pandemia, sottolineando che il distanziamento dei tavoli era gia' presente prima del covid (evviva!), e utilizza anche strumenti tecnologici inauditi quali la conferma via whatsapp/mail della prenotazione, il menu' online, e la possibilita' di inviare in anticipo il green pass via web. Last but not least tra le gradite sorprese la nota nel menu' in cui si sottolinea che uno dei pregi del posto e' il silenzio. E fosse solo per questa attenzione al rispetto del prossimo e alla possibilita' di godere della zona, torneremo sicuramente.

In una serata afosa di meta' agosto il locale era sold out in tutti gli ordini di posti, cioe' all'interno, sotto il portico, e sotto gli alberi.

Anche la cucina si fa apprezzare dalla prima all'ultima riga. Si fa cucina locale senza fronzoli ma ogni piatto denota il tocco di chi cerca di non essere banale e di tenere un occhio al territorio (il particolare fish and chips, le chicche di Bra). Si fanno anche le pizze (la quattro formaggi di Robecco) e gli hamburger.

Promosso su tutti i fronti!

venerdì 13 agosto 2021

Osteria San Giulio, Badia di Dulzago, Bellinzago

[Edit 2024: tutto confermato!]
L'Osteria San Giulio è l'epitome della trattoria fatta come si deve, ambiente rustico ma ordinato e pulito, apparecchiatura senza fronzoli ma preparata con cura, un oste ridanciano senza essere invadente.

Si mangia una sfilza infinita di antipasti, piattoni di agnolotti, e si beve il bonarda fermo della casa che va giù come l'acqua. E poi la paniscia, la lingua, l'anatra, il maiale... e una saletta con vista sui campi circostanti la Badia, luogo che vale il viaggio, destinazione di una volta, di quelle perigliose da scovare in inverno, che prima dell'avvento del GPS si tramandavano col passaparola.

Aperto ad agosto, evviva!

Si mangia bene e si spende il giusto. Il cellulare (e il pos) prende sì e prende no. Lasciano un po' perplessi i vari cartelli affissi nella corte che invitano a non lasciare oggetti di valore in auto, boh, siamo in the middle of nowhere, mi domando per quale ragione ci si debba preoccupare.

mercoledì 4 agosto 2021

Tre brevi

Chifa Perù in via D'Apulia a Milano propone appunto la caratteristica cucina cino-peruviana denominata chifa, un mix forse non per tutti ma sicuramente curioso. Via D'Apulia purtroppo non è particolarmente amena, e il piccolo dehors è assediato dalle auto in sosta e dai tram in transito. Il servizio è gentile. All'interno il locale è ampio. Chifa è succursale del ristorante peruviano El Hornero di zona Lambrate.

In tempi di Covid Villa Massari a Corbetta probabilmente non offre il meglio di sé ("una tranquilla location nel verde" come recita il sito) e ospita i clienti in cortile, purtroppo un po' assediati dalle zanzare. La cucina e il servizio rimangono comunque di alta qualità, i tavoli sono ben distanziati e apparecchiati. Il menù può essere declinato verso il pesce o la terra. La scelta è apprezzata, ma personalmente trovo che i risultati miglioni solitamente vengano raggiunti dai locali che si "specializzano" un po' di più. Manca ancora qualche passo per raggiungere l'eccellenza (ad esempio evitare certi scivoloni come il "Bracchetto" nella carta dei vini). Il centro di Corbetta vale una passeggiata.

Fra Diavolo a Novara offre buone pizze col "cornicione" in un ampio locale ben arredato che offre anche vari tavoli in cortile. L'assortimento delle pizze fortunatamente non è chilometrico, e i prezzi sono tutto sommato onesti nell'ormai inflazionatissimo ambito delle "pizze gourmet". Il servizio è stato gentile e sollecito. Cercate di evitare i tavoli vicino alla cucina, perché c'è un forno che emette un costante cigolio che a me personalmente è risultato abbastanza indigesto, come anche i 2 euro di coperto.

domenica 24 gennaio 2021

Liguria 2020

Alle soglie della seconda ondata della pandemia covid-19, lo scorso autunno siamo riusciti ancora per qualche volta a sederci in un ristorante come si faceva una volta.

I locali 🍸 sono eleganti o dal cibo di particolar pregio. Quelli 🍷 sono meno eleganti ma d'alta qualità.

I consigliati.

🍷A Savona, abbiamo frequentato il Club Nautico alla nuova darsena, dove si mangiano buone pizze, focacce, taglieri e piatti ben preparati. Tutti ingredienti di qualità, un servizio cordiale e un bell'ambiente, sia all'interno che nel dehors. Si spendono con facilità 30 euro a persona.

🍸A Noli, abbiamo provato il ristorante Controcorrente, alle prese con le prime avvisaglie di chiusure a singhiozzo e sanificazioni strampalate. L'ambiente è moderno ma con alcuni tocchi "marinari" che lo rendono accogliente, il servizio impeccabile e il cibo di qualità. Si finisce sui 50-60 euro a persona.

🍸Siamo tornati al Sacripante di Loano, che si conferma una delle migliori se non la migliore cucina della città. Anche in questo caso, alla vigilia delle chiusure obbligate, il gestore si stava domandando quali soluzioni adottare per continuare a lavorare con l'asporto. Si mangia e beve bene e i prezzi sono onesti!

Pizze e altro.

A Spotorno siamo ricapitati alla Luna e Laltra, pizzeria senza infamia né lode dove però solitamente non resistiamo al richiamo del fritto misto.

🍷L'Antica Società alle porte di Verezzi si conferma una sosta sicura dove mangiar bene a prezzi onesti.

A Loano continuano a contendersi la palma di miglior pizza Il Basilico sul lungomare e Anema e Core, situata tra i palazzi verso Borghetto, che però ha rinnovato gli interni rendendoli più luminosi e accoglienti. Abbiamo provato anche l'asporto da Il Gambero (che in realtà è situato nel comune di Pietra, dietro un benzinaio poco prima di entrare a Loano) e la consegna a domicilio di Pizza Zero, entrambi nella norma.

Abbiamo finalmente provato i cocktail dello Shaka Bar, OK.

Auguriamo buona fortuna alla Piadineria nel centro storico di Loano, dove abbiamo mangiato bene alle soglie della chiusura causa covid.

A Toirano, il ristorante Rosa dei venti è situato alle porte del centro storico e risulta un po' angusto. Pizze e servizio nella media. Riproveremo.

🍷In piazza Libertà nel centro storico di Toirano si confermano gli eccellenti piatti tris di Sciuscià e Sciurbì, e abbiamo finalmente provato Il Portico, la cui gestione si è ingegnata con pinse e menù vari d'asporto e a domicilio.

🍷Poco fuori dal paese, l'Agriturismo Monte Acuto propone un'originale proposta di sushi d'asporto e a domicilio grazie al proprio allevamento di trote, oltre a più tradizionali piatti a base di coniglio.

Al ritorno.

🍷Sulla strada verso casa abbiamo trovato un posto fuori dal tempo, la Trattoria Vittoria a Sassello, dove gustare piattoni di agnolotti al brasato, cima alla genovese e leccornie del genere nell'atmosfera schietta della trattoria frequentata dagli habitué del paese. Evviva!

🍸In un universo parallelo, a Ovada c'è l'Om Garden, stiloso spazio per cocktail e cenette ricavato in un altrimenti bigio cortile, dove potrete sentirvi parte della splendida clientela gustando poké e piatti meno esotici legati ai sapori del territorio ma non per questo meno sfiziosi.