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mercoledì 23 novembre 2011

Gita a Milano

In realta' questo e' un post per segnalare velocemente tre posti scoperti/provati recentemente a Milano. Giusto una veloce segnalazione, visto che basta andare su google per trovare ulteriori dettagli.

Casa Fontana e' un posto che volevo provare da tipo sette-otto anni. La specialita' della casa sono i risotti, con tanto di Confraternita a garantire la correttezza della preparazione e libretto di ricette in omaggio. Abbiamo provato giustappunto il risotto, che e' risultato perfetto. La domanda che poi mi pongo sempre, a valle, e' "ma quanto e' giusto pagare un piatto di risotto, seppure perfetto?" Ai posteri l'ardua sentenza. Ci siamo stati un giovedi' a pranzo: con un po' di fortuna si riesce a parcheggiare a pochi passi. Il locale e' carino ed elegante ma piccolo, coi tavoli un po' troppo ravvicinati, e per fortuna era mezzo vuoto. Alla faccia delle barriere architettoniche il bagno si trova al piano di sotto al termine di una scala strettina e ripida. 13-14 Euro i risotti, 8 Euro il dessert.

La rava e la fava e' una piccola trattoria in zona Mac Mahon che ogni giorno a pranzo offre due-tre primi e secondi che chiamerei di ispirazione piemontese, a prezzo fisso sui 10-12 Euro. Si tratta di una buona soluzione se si vuole mangiar bene spendendo solo due-tre euro in piu' rispetto ai postacci circostanti. L'unico appunto che posso fare alla cucina e' il bunet, troppo budinoso per i miei gusti. Finche' la stagione lo permette, e' meglio approfittare del dehors, in quanto internamente il locale si riduce a una saletta che in caso di affollamento rischia di diventare una bolgia.

Little Dream e' un ristorantino scoperto grazie al sito survivemilano. Fa cucina cingalese molto buona e a prezzi modici: verdura al vapore, noodles, riso, pesce, gamberi e dolci tipici. Si trova in zona Sarpi e una passeggiata nei paraggi vi permettera' di sentirvi per un po' in una citta' cosmopolita e non nella solita Milano bauscia che a qualcuno fa ancora comodo propagandare. Il parcheggio in zona e' un problema e converra' rassegnarsi a pagare qualche euro in uno dei garage circostanti. Il locale e' luminoso, colorato, e arredato con foto, vettovaglie e suppellettili esotiche varie. Lo spazio non e' molto, ma non ci si sente soffocare. Il servizio e' gentile e sollecito. Ci siamo stati una domenica a pranzo e la clientela variava dai giovani immigrati alle pensionate alla famiglia milaneis con un po' di puzza sotto il naso. Consigliato anche ai non amanti della cucina esotica.

venerdì 11 novembre 2011

Trasferta in Liguria

Ritaglio un post completamente off topic per relazionare della nostra trasferta di un mese (Ottobre) in quel di Loano, dove abbiamo avuto modo di esplorare posti piu' o meno grezzi, piu' o meno di classe, fare qualche bella scoperta e avere anche qualche piccola delusione.

Cominciando dalle esperienze non proprio positive:
Ristorante Pizzeria bagni Sirena, Loano - Categoria: una pizzeria come tante - Giudizio: delusione
Nonostante la location tra le piu' ambite (sul lungomare, direttamente sulla spiaggia), la nostra esperienza in questa pizzeria ristorante e' stata negativa, principalmente a causa del servizio e delle porzioni scarse. Il problema del servizio e' la somma di tutte quelle piccole cose che ti rendono la permanenza sgradita: essere accolti senza un sorriso, doversi sbracciare per richiamare l'attenzione di un cameriere col muso tutta la sera, chiedere un'acqua minerale grande e vedersi portare due piccole (che costano di piu'), sentirsi chiedere "cosa volete di contorno col fritto misto?"... "boh, patatine fritte" diciamo noi e ce le portano immediatamente tipo antipasto, guardare gli altri che finiscono la pizza mentre stai aspettando tuo piatto, eccetera. La porzione del fritto misto, poi, e' ridicola e poco astutamente presentata in un piatto enorme. Pizza senza infamia ne' lode, come anche la zuppa di moscardini. Conto salatuccio. Siamo sul lungomare, quindi il parcheggio e' quello che e'. C'abbiamo fatto una croce sopra.


La Buca Di Bacco, Pietra Ligure - Ristorante per gli intenditori di pesce - Malinconia.

La Buca di Bacco, lodatissima sulla Guida di Massobrio (che peraltro non dimentica di menzionare la deludente location, un seminterrato - parcheggio ridottissimo) si e' rivelata una triste esperienza per noi. Questo e' un ristorante per 1) intenditori di pesce e 2) aficionados. Le due categorie suddette potranno fare i cordialoni col titolare, farsi consigliare il pescato del giorno, disquisire su cotture e condimenti, e godersi chissa' quali leccornie. Per noi, che non siamo ne' esperti ne' amici del padrone, e per giunta arriviamo anche un po' sul presto, col locale praticamente deserto, c'e' solo il menu "normale" e l'assistenza di una cameriera di poche parole. Tutto buono, per carita', e pasta cucinata rigorosamente al dente, ma alla fine sono 90 Euro che ti lasciano l'amaro in bocca. La cucina di un ristorante dovrebbe essere fruibile nello stesso modo sia dal curato del paese che dal turista di passaggio.








Passando alle belle sorprese, abbiamo:
Il Buon Boccone, Loano - Una gastronomia - Good!
Situata a fianco della panetteria Luparia, dove andare a rifornirsi di fugascin, questa minuscola gastronomia offre una serie di piatti pronti da consumare con un bicchiere di vino sui quattro tavolini situati all'esterno, affacciati sul lungomare. Le lasagne al pesto, il polpo, ma anche carne e dolci fatti in casa, serviti con un sorriso e la disponibilita' di un negozietto che dice "self service" ma che poi ti porta lo stesso tutto al tavolo. Si paga il giusto e si mangia bene, promosso!

Osteria Sacripante, Loano - Ristorantino di classe - Buonissimo

All'ingresso di Loano vecchia, subito dopo il rinnovato porto turistico e rimanendo sul lungomare, si susseguono diversi ristorantini, enoteche e baretti, tutti sinceramente abbastanza invitanti. Fortuna ha voluto che ci sedessimo a pranzo in questo Sacripante, il primo giorno di apertura dopo le ferie. Quattro-cinque primi, altrettanti secondi e dolci: un menu non sconfinato ma di quelli che vorresti provare tutto. Irresistibile il pane fatto in casa, come i dolci (la sacripantina!); proposte basate su ingredienti freschi e locali, con quel giusto pizzico di reinterpretazione che non guasta (il teriyaki di seppioline, tanto per dire), e il servizio cordiale di questa signora emigrata in riva al mare per far respirare l'aria buona al figlio che, a giudicare dal menu, oltre ad averne avuto giovamento di salute si e' anche trasformato in uno chef coi fiocchi. Scommetto che vedremo questo ristorantino prossimamente sulle guide che contano. Prezzi nella media, anzi economici se rapportati al livello della cucina e ai ristoranti "analoghi". Entusiasmo!





E per concludere, nella categoria "alta classe":

Ai Torchi, Finalborgo - Ristorante di lusso - "Vivo da re"
Per leggere della qualita' della cucina e del lusso del locale, basta cercare su qualunque guida. Aggiungiamo per chi non lo sapesse che  Finalborgo e' una destinazione deliziosa per una passeggiata e che vale la pena di prenderla alla larga, non dirigersi dritti verso il ristorante, e gustarsi a piedi -soprattutto fuori stagione- le stradine e le piazzette di questo angolo di Liguria del passato. Ai Torchi troverete tavoli ben distanziati, un ambiente di classe e una cucina di alto livello, dalla celebrata ricetta della ceviche alla "tavolozza del pittore", uno dei pochi piatti che abbiamo incontrato dove la presentazione ha richiesto una foto (che non metto qua per non rovinare la sorpresa). Qui la maitre (esistera' un femminile di maitre?) ha trattato tutti gli ospiti "democraticamente" e ci ha fatti sentire a nostro agio, contrariamente a quei locali (come descritto sopra) dove le attenzioni sono riservate solo alle autorita' locali o dove i titolari si aggirano sfuggenti circondati dall'aura di intoccabilita' del grande chef. Tutto buonissimo, seratona da re... come anche il conto.

Dulcis in fundo, il locale che ci ha "costretti" a tornare una seconda volta:
Il Cappello Di Guguzza, Toirano - Tempio della cucina - Entusiasmo alle stelle
Nel borgo medievale di Toirano, quasi invisibile finche' non gli passi davanti, se ne sta il Cappello Di Guguzza, regno di un architetto (in sala) e della moglie moldava (un genio in cucina), che elargiscono golosita' e curiosita' da tutto il mondo mentre costruiscono il loro progetto in Moldova. La selezione di "Non toccatemi il formaggio", le capesante americane, le grigliate di pesce e di carne, i bigoli col pesce e le nocciole, la focaccina di Guguzza, il prosciutto di mucca, la birra allo champagne, le Tentazioni di Guguzza per dessert, eccetera eccetera, e un menu che cambia frequentemente. Il tutto senza nemmeno dover subire le mini-porzioni che ogni tanto i ristoranti "di livello" decidono di propinare ai clienti: ho fatto l'errore di sottovalutare la grigliata di carne e ho dovuto ricorrere a un appetito ahime' d'altri tempi per non avanzare nulla. I tavoli distanziati il giusto (abbiamo persino passato indenni la tavolata con bambini a fianco), volte ad arco, mattoni a vista, libri e bottiglie in bella vista e un servizio professionale, dettagliato nelle spiegazioni senza essere invadente, buona musica scelta con accuratezza in sottofondo. Trionfatore incontrastato della nostra carrellata  ligure sia come qualita' che come rapporto qualita'/prezzo. Correte a mangiare al Cappello Di Guguzza appena potete, perche' tra pochi anni la fattoria sociale in Moldavia sara' pronta e i titolari ci si dedicheranno al 100%.