Giusto due cose veloci veloci, che ho esplorato insieme a colleghi.
La prima è El Barbapedana in zona Porta Genova, una trattoria-ristorante dall'atmosfera d'altri tempi, trovata grazie alla segnalazione sulla guida di Massobrio, quindi garanzia di qualità. Il locale è più o meno tutto raffigurato nella foto che si vede sull'homepage del sito, con una manciata di tavoli a cui accomodarsi stretti stretti e gustarsi qualche buon piatto della cucina tradizionale preparato come si deve, acquistare il libretto con la storia del Barbapedana esposto negli scaffali del perlinato o qualcuna delle marmellate e salse in bella mostra a fianco del registratore di cassa. Quasi più del cibo, molto buono, il clou della serata è stato l'osservare la clientela variegata, dalla tavolata italo-cinese intenta in non so quale contrattazione (o almeno io così me li sono immaginati) all'ometto coi baffetti in impermeabile e quotidiano sotto il braccio che si è presentato alle 22.30 e dopo aver ispezionato per alcuni istanti il locale ha chiesto sottovoce alla cameriera se poteva accomodarsi e quindi s'è gustato una tranquilla cena con lettura del Corriere. Il parcheggio in zona è ovviamente proibitivo, quindi il consiglio è quello di sganciare qualche euro extra e andare al posteggio a fianco della stazione; da lì sono cinque minuti a piedi. Dimenticavo: prezzi accessibili e rapporto qualità-prezzo molto alto: consigliato!
Di segno completamente opposto è stata la visita a pranzo alla trattoria-pizzeria Zione a Milano Fiori, che tutti indicano come "Assago" ma che in realtà è in comune di Rozzano. Il locale si trova in Strada 6, Palazzo P1, che poi vorrebbe dire che arrivando da Rozzano è sulla destra subito dopo la rotonda. Lo Zione è aperto anche la sera ("fino a tarda ora" dice il bigliettino) e fa anche pizze da asporto. Le pizze non sono male e il forno è a legna, ma come prevedibile, a causa della carenza di locali per soddisfare le migliaia di impiegati della zona, a pranzo il locale si trasforma in una bolgia dantesca dove si fatica a conquistare un posto a sedere, il servizio è in difficoltà e si passa il pasto a dare schienate a quello seduto nel tavolo a fianco. E' possibile che alla sera la situazione si normalizzi e sia persino possibile trovare un posto dove lasciare l'auto, altra impresa impossibile a pranzo. In due parole, il solito incubo di tutti i locali di Milano Fiori (che peraltro di fiori proprio non ce n'è).
Edit: lo "Zione" è ora (2014) diventato "I Capatosta", ma la sostanza non mi sembra cambiata di molto, almeno in pausa pranzo.