Categorie

abbiategrasso (3) acqui (2) albairate (3) angera (4) aperitivo (2) arese (1) arluno (3) arona (7) ascona (1) asmonte (1) assago (1) baggio (2) bar (1) bareggio (1) basiglio (1) bellinzago (1) bernate (1) bestazzo (1) birra (14) boffalora (3) bollate (2) bonarda (114) brinzio (1) brugherio (1) brunch (7) buonricordo (1) buscate (2) busto arsizio (3) cameri (1) camogli (1) cardano (1) carne (8) carpenzago (1) casale monferrato (1) case nuove (1) casorezzo (2) cassina nuova (1) castano (4) castellanza (1) castellazzo bormida (1) castellazzo di bollate (1) castelletto di cuggiono (4) castelletto ticino (1) casterno (1) cavaria con premezzo (1) celiachia (1) cerro maggiore (2) champagne (39) cinese (8) cisano (1) cisliano (1) como (1) corbetta (7) cornate (1) corsico (3) cuggiono (9) dulzago (1) farinata (1) formazza (1) gabiano (1) gaggiano (1) gallarate (5) galliate (2) gavirate (1) gelato (2) giapponese (1) greco (2) hamburger (6) Hors catégorie (1) indiano (2) intra (2) inveruno (4) kaputt (3) laveno mombello (2) legnano (3) lesa (2) levante (1) libano (3) Liguria (24) live (2) lonate pozzolo (5) maddalena (1) magenta (19) malnate (1) malpensa (1) malvaglio (1) marcallo (1) Masone (1) meina (1) melzo (1) mergozzo (1) mesero (1) mex (16) milano (65) milanofiori (1) modena (1) morimondo (2) mxp (1) novara (8) oleggio castello (1) orta (2) ossona (5) ovada (1) pallanza (1) panperduto (1) pero (1) perù (1) pesce (27) piemonte (6) pietra ligure (1) pizza (108) pogliano (3) ponente (19) pontenuovo (1) pontevecchio (2) pregnana milanese (1) ranco (1) rescaldina (1) rho (1) riazzolo (1) robecchetto (4) robecco (5) romano (1) rozzano (2) sacconago (1) sardegna (1) sesto calende (2) settimo milanese (1) siria (1) somma lombardo (5) stresa (8) sushi (4) svizzera (1) thai (1) tornavento (5) trecate (1) trentino (2) trezzano (2) turbigo (4) valeggio sul mincio (1) varese (2) vegetariano (2) verbania (3) vietnam (1) vigano (1) vigevano (1) vittuone (4) wannabe (123)

sabato 11 giugno 2022

Liguria aprile-maggio 2022

Finalmente abbiamo provato il farm bistro Petricore di Finalborgo, ristorantino di qualità in un angolo di piazza San Biagio, appena oltrepassata la porta del borgo medievale. Si mangia bene, torneremo.

Si conferma sempre un indirizzo sicuro il Babette di Albenga - se mai si avverasse il progetto di spostamento a monte della ferrovia, andrebbe a posto anche il tassello mancante di questa location, che da un lato guarda l'isola Gallinara e dall'altro il degrado.

Sul versante pizze, conferma per il Basilico di Loano.

Buona prestazione all'aperitivo per l'Italian Coffee Shop di Loano, che permette di abbinare altri piatti ai classici drink+tagliere.

Finche' il pub/osteria Nerea di Ceriale manterrà la playlist anni '80 per i tavoli in pineta, noi continueremo a frequentarla e a ordinare panini speck e brie e salsa cocktail. Chi vuole vedersi i video reggaeton vada dentro.

Nonostante la location non ridente attaccato al Conad di Toirano e il locale un po' spoglio, i piatti a pranzo del ristocaffè Il Ponte (aka Dalla Marina) non sono male. Da tenere a mente per un pranzo all'ultimo minuto senza folla intorno.

Per quanto riguarda i gelati, segnaliamo gli stecchi prodotti da Dario a Loano e il gelato artigianale alla Grotta dei golosi nel centro storico di Toirano.


Savonese 2022: il buono, il brutto, il cattivo

Dopo molto tempo che non ci capitava, a questo giro in Liguria siamo incappati in alcune esperienze che ci hanno lasciati un po'... perplessi.

Metà aprile, sabato sera, Borghetto Santo Spirito, verso le 19: tutte le pizzerie già stracolme, gente che fa la fila fuori. Incappiamo nel Gente di mare, baretto/ristorantino sulla spiaggia, posizione apparentemente eccellente. Entriamo, nessuno ci degna di uno sguardo. Il locale è vuoto. Ci dicono che "bisogna aspettare". Dopo qualche minuto, una cameriera compie il grave errore di accompagnarci a un tavolo. Nessuno si sogna di chiederci se, così, per caso, essendo le 19 in un ristorante, volessimo qualcosa da bere o da mangiare. Il tempo scorre. Nel frattempo, vediamo quella che sembra essere la proprietaria (un grugno che farebbe scappare anche il cliente più affamato) rimproverare la cameriera che ci aveva fatto sedere. Ci alziamo e ce ne andiamo. Poi i liguri si offendono se gli dici che hanno una pessima reputazione.

Reduci dalla delirante esperienza, ripariamo al ristorante pizzeria Il grillo parlante a poca distanza, situato non felicemente sotto un mostruoso condominio. I tavoli sulla passeggiata sono generosamente definiti "dehor panoramico sul mare", ma almeno il servizio è stato rapido ed educato e la pizza era decente.

Altra esperienza stramba l'abbiamo vissuta da Sensu, a Finalborgo, dove eravamo già stati con soddisfazione. Questa volta (fine maggio), il servizio approssimativo ci ha fatto persino sospettare che il locale avesse cambiato gestione, soprattutto rispetto alla cordialità della visita precedente. La coppia a fianco a noi ha abbandonato il locale celermente dopo aver ricevuto un cocktail per il quale avevano dovuto contrattare a lungo. Noi abbiamo atteso a lungo le nostre birre -voglio dire, due birre, non un sex on the beach- e ce le siamo scolate quasi per intero nell'attesa del misero taglierino fornitoci infine a corredo. Boh. A rendere ancora più strana la visita, la saletta d'ingresso dove c'è la cassa era completamente occupata da un signore seduto a un tavolo che si mangiava una pizza d'asporto direttamente dal cartone e dava del tu a tutti come se facesse parte del personale o della proprietà, e un bambino, probabilmente figlio del suddetto pizzovoro, che giocava a calcio con un pallone da calcio in mezzo alle nostre gambe. Rimani così stranito che non ti arrabbi neanche.

Per riprenderci dallo shock e soprattutto per mangiare qualcosa, ci siamo infine accomodati all'Antico Pozzo, dove ci siamo placati con fugassin, ulteriori birrazze e branziburger. Come dicevamo, è fine maggio, e per tutta Europa è già estate. Finalborgo è invaso da teutonici mountainbikers affamati. Tutto ciò non tange i commercianti liguri, per i quali "non è ancora stagione" e quindi mollano una sola cameriera a gestire più di venti tavoli. Noi ce ne siamo andati alle dieci e mezza e i mountainbikers erano lungi dall'essere sazi. Non lascio mai mance, ma in questo caso ho fatto un'eccezione.

Last and least, il locale al quale va il premio per la maggior perdita economica causata da idiozia del personale. La Ciclosteria di Finale Ligure è un negozio di bici con annessa birreria/ristorante, eccellente idea per attirare clienti verso entrambi i business. Alla ricerca di una ebike, che come sappiamo costano migliaia di euro, entriamo nel negozio di bici e con un po' di fatica riusciamo a farci raccontare qualcosa dalla persona alla cassa, che si rivela comunque abbastanza affabile. Fondamentalmente, le bici disponibili sono queste qua, la marca e' questa, non c'è altro perché sai il covid i problemi alla supply chain globale, eccetera. Se lo dicono questi della "patria dell'outdoor" sarà vero. Si fa ora di cena e decidiamo quindi di provare il ristorante, dove, appena arrivati, cerco di ignorare quella che in realtà è la cosa che odio di più in qualsiasi locale: il cuoco/patron che accoglie con baci e abbracci gli habitué'/vip della situazione e se ne sta lì a fare rumorosa conversazione per venti minuti in mezzo all'angusta sala fottendosene del resto della clientela. Ci viene infine servito un hamburger crudo da 10 euro. Non è mia abitudine lamentarmi del cibo al ristorante - nel senso che credo di non averlo mai fatto in vita mia - ma qui siamo a rischio intossicazione alimentare, quindi faccio notare la cosa al cameriere, che mi risponde con un grugnito e un'alzata di spalle. Il ragazzotto alla cassa sfodera una poker face da manuale, non proferisce parola, intasca i nostri soldi insanguinati e ci guarda andarcene senza salutarci.

Plot twist è che mentre la "patria dell'outdoor" rimane senza bici da vendere ("ho queste due qua" è stata la risposta di altri due negozi che abbiamo visitato - "sto ordinando ora quelle per il 2024" ha detto un altro), appena tornati in Lombardia abbiamo trovato grandi giacenze di magazzino, ampia scelta e consegna immediata.

Per cercare di dimenticare, ci rifugiamo quindi Da Pilade poco distante dove invece il servizio è gentile, la carne è cotta, le focacce sono buone e le birre sono più buone.

L'angolo di... vino, Castellazzo Bormida


Capita a volte di essere fortunati. Quando in viaggio verso la riviera ligure google ti preannuncia code apocalittiche e ti vedi costretto a cercare ristoro nella wasteland alessandrina, può capitare di incappare in questo localino dal nome non originalissimo dove si serve un generoso apericena a 15 euro che comprende un buffet colmo degli antipasti di cui i piemontesi sono (erano?) maestri e un piatto di agnolotti.

Sorpresa, felicità, gratitudine e pancia piena rinfrancano il viaggiatore che puo' quindi affrontare il resto dell'epica traversata in pace col mondo intero, compresi i cantieri tra Ovada e Masone.

I giardini di Borghetto, Valeggio sul Mincio

Una segnalazione fuori zona solo per dire che se vi trovate ad avventurarvi all'ora di pranzo in quel buco nero inghiottituristi di Borghetto sul Mincio senza una prenotazione straconfermata, lasciate ogni speranza alle porte del borgo e dirigetevi senza esitazione a Valeggio, dove almeno qualche speranza di trovare un tavolo c'è. Se ancora più malauguratamente siete a Borghetto senza prenotazione e a piedi, tentate la carta dei Giardini di Borghetto, che troverete dopo alcuni minuti risalendo la strada verso Valeggio. Il locale sara' anch'esso affollato, ma non si mangia male e i prezzi tutto sommato sono onesti.

Roadhouse, Trezzano sul naviglio

Quando hai fame e sei in auto nell'orrida periferia milanese e invece di tentare la sorte in qualche locale basandoti su deliranti recensioni google decidi di minimizzare il rischio e ti dirigi al Roadhouse di Trezzano, sperando che ti garantisca almeno un parcheggio agevole.

In una sera infrasettimanale di aprile la clientela è sparuta e varia, e si minimizza anche il rischio di finire adiacenti alla classica tavolata di bambini e mamme urlanti. Con un po' di sforzo si trova anche qualcosa di appetibile nel menù (il rosti!) e con un po' di fortuna ad accudirvi ci sarà un cameriere intellettualmente normodotato.

Insomma, se uno va al Roadhouse sa cosa aspettarsi, non c'è molto da recensire.

Rossopomodoro, Milano

Quando hai fame ma non hai voglia di esplorare le migliaia di locali che ci sono in zona, e ti rifugi nel Rossopomodoro di Via Molino delle armi. In queste catene si va per non avere sorprese, e infatti non ne abbiamo avute: una buona pizza, prezzi tutto sommato decenti (nel senso di pizze sugli 11 euro) e, di martedì' sera, pochi clienti. Assortimento di dessert meridionali ipercalorici. Coperto a 2 euro.