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mercoledì 26 febbraio 2014

Bistrot del teatro, Milano

Il teatro Outoff si trova in via Mac Mahon e ospita un ristorante vero, il Bistrot, che a mezzogiorno e sera offre una buona cucina con pasta fatta in casa e una piccola (evviva!) lista di piatti scelti. Il locale offre una ventina di tavoli ben distanziati, che mantengono l'ambiente vivibile anche durante la ressa dei pranzi infrasettimanali. Come detto, pasta e gnocchi sono da provare, ma ho recentemente apprezzato anche gli hamburger (con carne come si deve e patate fritte vere, non quelle precotte!). A causa appunto dell'affollamento tra le 13 e le 14, il servizio a volte accusa il colpo, come anche può capitare che alcuni piatti siano esauriti verso la fine del suddetto tour de force.
I prezzi sono più che onesti, vista la buona qualità del cibo, con menù (o, per meglio dire, "combinazioni") a pranzo sotto i 10 Euro. Consigliato.
Il parcheggio non è il massimo e non ci sono metrò nelle vicinanze.

Piedra del sol, Milano

La Piedra si trova in un angolo superstite di "vecchia Milano", all'ombra dei grattacieli vuoti di Porta Nuova e assediato dalle auto e da orrendi condomini. In un paio di vie si affollano un gran numero di ristoranti, trattorie, pizzerie, dal sardo al giapponese, fino appunto al "messicano" della Piedra, tutti presi d'assalto a pranzo dalle orde di impiegati della zona. La Piedra del sol ha un paio di sale, una più raccolta e l'altra più grande, e offre il consueto assortimento di nachos, tortillas e hamburger dei "messicani" di casa nostra, oltre a cocktail e aperitivi vari. L'atmosfera delle sale è "tropicale" quanto basta, e l'ingresso, col bancone del bar, ha un pizzico di sapore di pub, anche se lo spazio in realtà è ristretto. I piatti sono ben fatti e le porzioni sono più che oneste. I prezzi, come al solito, non sono economici e non si fatica a spendere 30 Euro o più in due persone. Il servizio è gentile e solitamente rapido.
Tutto sommato, un buon "messicano", un po' penalizzato da una zona che alla sera non invoglia certo alle passeggiate.
Parcheggio, se vi piacciono le sfide, mission: impossible.

domenica 16 febbraio 2014

Mangia e tas, Bestazzo di Cisliano

Ieri sera siamo stati in questa osteria-trattoria nel bel mezzo di quel poco di campagna "vera" che sopravvive a ovest di Milano. Ci siamo trovati bene, abbiamo mangiato cucina casalinga in abbondanza senza ingozzarci, e abbiamo bevuto buon vino. Sul tavolo si trova solo la carta dei vini perché il menù è fisso e viene servito all'unisono a tutti i tavoli: antipasti "lombardi" con affettati e sottaceti (niente nervetti ieri sera, mannaggia!), tortino ai porri, eccetera; bis di primi (risotto ai funghi e penne al ragù di cinghiale, entrambi ben fatti); bis di secondi ("tenerone" di manzo e polenta taragna con salsiccia). Il menù fisso costa 29 Euro a persona, più il bere.
La scelta di fare il menù fisso "sincronizzato" è un po' discutibile, in quanto in pratica ha l'effetto che bisogna attendere l'arrivo di eventuali ritardatari (fino a un certo punto ovviamente); la possibile ottimizzazione del servizio grazie ai piatti fissi non s'è vista, e tra una portata e l'altra le pause sono state anche lunghette: poco male se si è in buona compagnia e si fa conversazione. Il servizio, peraltro, è sempre gentile e sorridente.
I tavoli lasciano il giusto spazio ai commensali e anche con la sala piena non c'era confusione. La sensazione è che il volume della musica funky trasmessa dalle casse sia aumentato col passare del tempo, e comunque avremmo fatto a meno di Hot Stuff senza problemi.
Si parcheggia nelle vie limitrofe.

sabato 15 febbraio 2014

Sunny side up, Milano

Questo locale si trova a poca distanza dalla Darsena e propone cibo "americano" a base di hamburger, donuts, insalate, onion rings, sia in pasti "normali" che in formato brunch alla domenica mattina. Il locale è ampio e luminoso e ricrea quell'immagine un po' vaga degli USA che abbiamo noi italiani, un misto tra Happy Days, i diner del New Jersey e i café della California. Abbiamo provato gli hamburger (originale e buono quello vegetariano), ben fatti anche se non particolarmente abbondanti (12 Euro). Trattandosi di un giovedì sera, la sensazione è stata che il personale fosse a ranghi ridotti: senza infamia nè lode. E' possibile appollaiarsi al bancone o, se si è un piccolo gruppo, usare i tavoli grandi di fronte ad esso; per le coppie la situazione è meno comoda in quanto c'è il rischio di finire letteralmente gomito a gomito con gli altri avventori della parte destra della sala: evitare i periodi più affollati.
Non si paga il coperto (evviva!); il parcheggio in zona è una vera sfida.
Ritorneremo.

martedì 11 febbraio 2014

Pizzeria San Martino, Magenta

Rapidissima segnalazione per questa pizzeria nel centro di Magenta, che abbiamo visitato un lunedì sera di Gennaio. Purtroppo l'impressione non è stata molto positiva: televisione sintonizzata a tutto volume sulla voce querula di un Maurizio Costanzo ormai allo stremo, ci hanno fatto sedere in una delle due salette: abbiamo dovuto chiedere di accendere le luci; va bene l'atmosfera, ma...
Abbiamo preso due calzoni sgonfi che ci hanno un po' intristito (10 Euro cadauno!): d'accordo che era una serata fiacca, ma proprio per questo il pizzaiolo poteva metterci un po' più di cura. Coperto a 2 Euro, purtroppo.
Il servizio è gentile, il locale non è molto grande (due salette) e il parcheggio nelle vie limitrofe potrebbe non essere facile.

domenica 9 febbraio 2014

La Hacienda, Rho

Prosegue infruttuosa la ricerca di un ristorante "messicano vero", dove poter mangiare nachos, tortillas, enchiladas come si deve. La Hacienda di Rho, sulla carta (cioè, sul menù) ha tutto il necessario, persino qualche sopa, ma purtroppo il risultato -almeno nella nostra breve visita di ieri sera- è più vicino alla Lombardia che ai tropici. Il ristorante si trova in una via corta e stretta e trovare parcheggio potrebbe essere un problema; noi eravamo affamati e, avendo letto sul sito che l'orario di apertura è alle 18.00, siamo arrivati alle 18.45: il personale della cucina non c'era ancora (arriva dopo le 19) e i due signori presenti stavano finendo di preparare i tavoli; abbiamo atteso per alcuni istanti un "prego accomodatevi lo stesso e prendete un aperitivo nel frattempo" che non è arrivato, e abbiamo quindi chiesto se potevamo comunque sederci e farci una birra: permesso accordato. Il mojito era ben fatto, ma i nachos erano un blocco unico col formaggio prima fuso e poi rappreso, e sovrastati da un guacamole che fatico a definire tale, trattandosi di una crema verde dal gusto peraltro acidulo in maniera sospetta. Il piatto unico della casa e l'enchilada sono senza infamia nè lode, anche se danneggiati dal guacamole di cui sopra e accompagnati dal carne trita con un aspetto un po' troppo "del barattolo". Piccola porzione ma molto buono il soufflè al cioccolato di dessert.
Il menù, infarcito di errori e punteggiatura sballata, strappa un sorriso. Vista la nostra visita "anticipata" (siamo usciti alle 20.15), abbiamo fortunatamente evitato la bolgia che probabilmente si crea quando tutte le tavolate stipate nella sala si riempiono (sabato sera, tutti i posti erano prenotati). A parte quest'ultimo aspetto, il locale è carino e ha quel pochino di atmosfera caribe senza cadere nel pacchiano. Mi ha fatto sorridere che al nostro arrivo la radio del locale stesse trasmettendo i lamenti di qualche cantante italiano stilenegramaro (per me tutti i cantanti italiani di oggi mi sembrano i Negramaro), prontamente zittito e sostituito da una compilation di salsa e reggaeton che non sarà proprio messicana al 100% ma è di sicuro un passo avanti.
Tre birre, un mojito, due piatti, due dolci e due caffè fanno 69 Euro, non proprio un prezzo proletario. Peccato si siano dimenticati di farci lo scontrino, non ho il dettaglio dei prezzi.