Ieri sera siamo stati in questa osteria-trattoria nel bel mezzo di quel poco di campagna "vera" che sopravvive a ovest di Milano. Ci siamo trovati bene, abbiamo mangiato cucina casalinga in abbondanza senza ingozzarci, e abbiamo bevuto buon vino. Sul tavolo si trova solo la carta dei vini perché il menù è fisso e viene servito all'unisono a tutti i tavoli: antipasti "lombardi" con affettati e sottaceti (niente nervetti ieri sera, mannaggia!), tortino ai porri, eccetera; bis di primi (risotto ai funghi e penne al ragù di cinghiale, entrambi ben fatti); bis di secondi ("tenerone" di manzo e polenta taragna con salsiccia). Il menù fisso costa 29 Euro a persona, più il bere.
La scelta di fare il menù fisso "sincronizzato" è un po' discutibile, in quanto in pratica ha l'effetto che bisogna attendere l'arrivo di eventuali ritardatari (fino a un certo punto ovviamente); la possibile ottimizzazione del servizio grazie ai piatti fissi non s'è vista, e tra una portata e l'altra le pause sono state anche lunghette: poco male se si è in buona compagnia e si fa conversazione. Il servizio, peraltro, è sempre gentile e sorridente.
I tavoli lasciano il giusto spazio ai commensali e anche con la sala piena non c'era confusione. La sensazione è che il volume della musica funky trasmessa dalle casse sia aumentato col passare del tempo, e comunque avremmo fatto a meno di Hot Stuff senza problemi.
Si parcheggia nelle vie limitrofe.
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