A volte persino i posti più famigliari riservano qualche bella sorpresa. Cercando posti dove mangiare nelle sere d'estate ci rivogliamo sempre -e invano- a internet, per ritrovarci alle prese con siti decrepiti, pagine facebook abbandonate, numeri whatsapp che non rispondono, e telefoni che squillano all'infinito senza uno straccio di messaggio che informi i malcapitati aspiranti clienti sulla sorte toccata ai proprietari (impegnatissimi ai fornelli, in vacanza a sharm el sheik, o morti).
Seguendo quindi il più old school dei metodi -i cartelloni per strada- abbiamo quindi trovato il B&B Osteria dello sperone, sull'alzaia dove il naviglio prende le acque dal Ticino. Pur apparendo un po' desolato all'esterno (era il primo d'agosto), il locale è accogliente e ben arredato, e la cucina cerca di proporre qualcosa di più ricercato del resto del panorama culinario della zona, a prezzi non proprio popolari (sui 17 euro i primi) ma con risultati più che buoni.
Il servizio è cordiale e c'è una buona scelta di vini e birre. L'impressione è che la proprietà, come spesso accade in queste zone, non abbia ancora deciso con chiarezza a quale pubblico rivolgersi: lo Sperone sembra stia puntando sulla qualità in cucina, ma per giustificare 2,5€ di coperto e i secondi sopra i 20 euro bisogna curare con la stessa attenzione anche il resto: riorganizzare il parcheggio, abbellire l'ingresso con piante e una bella insegna, sistemare il dehors ad esempio chiarendo il senso dei tavoli e del bancone mollati lì, un sito internet professionale e aggiornato, e simili particolari.
Tanti auguri all'Osteria dello sperone, perché di aspiranti chef siamo già pieni ma di professionalità ce n'è bisogno come il pane.