Ieri sera l'evento di street food (una volta si chiamavano sagre, boh) garantiva la completa pedonalizzazione del lungolago di Pallanza ma anche grandi difficoltà di parcheggio e la cacofonia generata dai vari stand internazionali che competevano a suon di salsa, revival, discodance e chi più ne ha più ne metta.
La cacofonia, fortunatamente a distanza di sicurezza, a tratti ha raggiunto apici esilaranti creando remix e mash-up involontari, e ha allietato la nostra serata nel dehors del Portale, dove, mentre la folla faceva il pieno di hamburger e churrasco, il personale al completo era al nostro servizio a riempir bicchieri, portare stuzzichini e cambiare posate senza soluzione di continuità, tipo Downton Abbey.
Al Portale non solo si possono ordinare piatti da re, ma vengono serviti pre-antipasti da applausi (i macaroon e i "baci di dama" salati) e una "piccola pasticceria" insieme al caffè che da sola vale come secondo dessert.
Abbiamo goduto dell'interpretazione della casa del vitello tonnato, degli gnocchi di patate viola, di un perfetto filetto di fassone e dei ravioli di camembert di bufala. Per chiudere, zabaione al ratafià e il "caffelatte", una specie di cugino del tiramisù.
Si finisce sui 100 Euro a testa, avendo fatto attenzione a districarsi nella lista dei vini per scansare i baroli da 500 Euro a bottiglia e gli champagne da 700.
Tutto perfetto dall'inizio alla fine (non siamo neanche entrati all'interno, però!) e applausi a scena aperta.
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